giovedì 7 giugno 2012

ENERGUMENI IN DIVISA


Solidarietà e vicinanza con Pinuccia Cane e Giacinto Ratti
Ci è toccato vedere in un video clip le modalità dell'arresto di Pinuccia Cane e di Giacinto Ratti, frequentatori dei nostri collettivi e delle nostre iniziative, e vi assicuriamo che non è stato gradevole. Tutto l'episodio ha avuto l'aspetto di una vera e propria aggressione a freddo da parte dei carabinieri. Pina è caduta, tutti e due i nostri sodali hanno tentato di sottrarre i loro corpi al sequestro, subendo gli spintoni, gli strattonamenti e le urla di imperio degli energumeni in divisa. Quel che è seguito, le parole dette a giustificazione, le motivazioni del fermo e del provvedimento di custodia, è stato lo svolgersi di una azione di repressione all'insegna del più volgare pregiudizio e della più rozza prevenzione.
Pinuccia e Giacinto sono infatti stranoti per la loro pacifica e ostinata militanza sociale e la loro presenza davanti ai cancelli della Miroglio era puramente e semplicemente motivata da ragioni di solidarietà. Non c'era alcuna necessità di “identificarli”, salvo voler deliberatamente provocare la loro reazione. Inoltre, l'azione repressiva è stata così rapida, il tempo di svolgere uno striscione, e così ingiustificata, dato il contesto assolutamente pacifico, che gli operai e i sindacalisti presenti hanno potuto solo a posteriori apprendere il senso dei fatti.
Il conflitto tra gli operai di una filiale della Miroglio di Taranto, minacciati di licenziamento (sono già state avviate le procedure per la mobilità), e i dirigenti della multinazionale, dura da tempo e la Stampa di Torino ne ha dato notizia più volte. Ieri poco più di cento di loro, arrivati da Taranto, presidiavano i cancelli della Miroglio di Alba e manifestavano in attesa che una loro delegazione fosse ricevuta dalla proprietà.
La presenza, davanti a quei cancelli, di Pinuccia e Giacinto e di altri dieci volenterosi militanti, poteva tradire l'intenzione, assolutamente legittima, di aggiungere altre buone ragioni a quel conflitto. Anche se così fosse, solo una mentalità da sbirri ottocenteschi poteva opporsi a quell'intenzione con una azione repressiva. Questo purtroppo è accaduto, fino all'inaccettabile epilogo. Dichiarati in stato di fermo, portati via ammanettati, perquisiti per trovare “armi, esplosivi e strumenti di effrazione”, denunciati in due per avere con se una forbice da elettricista e un coltellino svizzero, Pinuccia e Giacinto agli arresti domiciliari.
Mentre dichiariamo la nostra solidarietà a Pina e Giacinto e la vicinanza al senso e alla pratica delle loro azioni, ci auguriamo che la vergognosa vicenda si chiuda al più presto e tutti siano liberi.


Asti 07/06/12


Carlo Sottile, Samuele Gullino, Egle Piccinini, Valentina Vogliolo, Roberto Zanna, Cristina Navone, Bruno Giaccone, Michele Clemente, Rosario Ragusa, Oreste Borra, Luca Squillia, Giovanni Pensabene, Malandrone Mario, Fea Annapaola


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