venerdì 16 novembre 2018

#NOSALVINI


Articolo 5 del Decreto Lupi del 2014, Decreto Minniti del 2017 sulla sicurezza urbana, decreto Salvini del 28 Settembre 2018.


Tre provvedimenti che sono parte di un unico disegno, con interpreti diversi, che ha il duplice obiettivo di colpire qualunque autonomia sociale e di costruire popolazioni nemiche o da assistere, lasciando intatto il quadro strutturale dei problemi e delle disuguaglianze, di accesso alla casa e delle politiche sociali e abitative assenti. L’ossessione per la sicurezza e la tutela della proprietà privata a prescindere produce paura e povertà, non ha confini né di razza né di colore e non risolve alcun problema. Una volta aperta la diga dell’ordine pubblico, del decoro, della pulizia sociale, della legalità formale, si sa da dove si comincia a colpire (immigrati, neri, rom), ma non si sa dove si finisce. Prima o poi, anche altre parti della popolazione diventeranno oggetto di quelle politiche di repressione, in cui a prevalere è una sola idea: pulire la città e sterilizzare lo spazio pubblico da tutte quelle presenze ed attività considerate indecorose, allontanando la ‘brutta gente’, gli appartenenti alle rinnovate classi pericolose. Persone senza tetto, ambulanti, parcheggiatori senza permesso, artisti di strada, persone che chiedono l’elemosina, occupanti di abitazioni, immigrati presenti nello spazio pubblico o ospiti del sistema di accoglienza sono stati costruiti come soggetti problematici per l’ordine pubblico, da controllare.

martedì 28 agosto 2018

BIOPOLITICA A BRA


Non l’abbiamo appresa come una buona notizia, anche se il loro residuo di cassa l’hanno versato alla nostra Associazione. In questa fase di chiusura di un ciclo di lotte per il diritto alla casa, abbiamo attraversato le stesse difficoltà, ci siamo fatti le stesse domande: perché e come le istituzioni (il potere) e le loro corti (la stampa, l’opinione pubblica, la possidenza e i fautori del neoliberismo) hanno sconfitto il nostro progetto; come far si che la nostra esperienza e il senso che le abbiamo attribuito non vadano perduti, ma siano il tratto forte della contro-narrazione a cui ci siamo già applicati.

TOLTO L’ABITO non RESTA UN MONACO


Nasceva circa 4 anni fa, nel 2014, l’ associazione “L’Abito -Associazione per il diritto all’abitare ed alla dignità”. Nasceva dalla volontà di un pugno di persone di riproporre le pratiche di solidarietà e attivismo apprese in tutta Italia anche qui nella nostra cittadina che, seppure in proporzione, si trova ad affrontare gli stessi problemi. Nasceva dalle ceneri del collettivo “il collettivo”, che aveva cercato di riproporre a Bra l’esperienza di quelli che nel resto d’Italia sono i collettivi studenteschi, gli antagonisti, i centri sociali. Nasceva soprattutto dalla collaborazione con i movimenti per la casa di varie città e dalla partecipazione alla lotta contro la tav in val di Susa.
Oggi l’associazione è ufficialmente sciolta.

martedì 30 gennaio 2018

LOTTE SOCIALI

Tarda serata di domenica 28, al Diavolo Rosso. Presenza di compagni che hanno fatto una esperienza di lotta sociale con i miliziani curdi  del YPG (Unità di Protezione Popolare). Una bella (e difficile) lezione di storia (e geografia), di un popolo (e di una regione) a cavallo dei confini di tre Stati (Turchia, Siria, Iraq). Una condizione di oppressione che è il lascito, ancora carico di conflitti e di questioni nazionali non risolte, dell’imperialismo dei secoli scorsi e di quello presente.
La necessità di passare da un medioevo segnato dalla dominazione araba e musulmana, ad una modernità sottratta a quella cultura, e a quella, sovraordinata, del più recente dominio imperialista. Ha tutti gli aspetti di una impresa impossibile. Come quella di prendersi un caffè in casa dei miliziani, pensando di ritrovare lì il cameratismo che c’è tra uomini e donne sul campo di battaglia. Sorpresa ! Nella vita domestica le donne continuano a servire e ad appartarsi.

domenica 14 gennaio 2018

FONDO DI RESISTENZA


 

FONDO DI RESISTENZA
 

con i pregiudicati della ex Mutua

SOMMA VERSATA A TUTT'OGGI
 

  7300 euro


vedere gli aggiornamenti su:
http://coordinamentoasti-est.blogspot.it/

Condannati a complessivi 40 anni di galera per aver sottratto un edificio all'ingiuria del tempo e all'incuria degli uomini (la ex Mutua), e ancora condannati al risarcimento di presunti danni morali e materiali (15+3 mila euro) per aver fatto di quell'edificio la dimora di 12 famiglie sfrattate e senza alternativa alloggiativa.

La sentenza del giudice e la scelta dei dirigenti dell'Asl di costituirsi parte civile contro i militanti del Coordinamento Asti-Est e le famiglie «occupanti», rappresentano, insieme, l'ennesimo atto di guerra contro i poveri cristie.

FINANZIATE IL FONDO DI RESISTENZA
CC iban: IT76S0608510322000000022429
(annotando nella causale “elargizione liberale per fondo di resistenza”)

Prossime iniziative di solidarietà e raccolta fondi:
CASA DEL POPOLO , 25 GENNAIO ORE 21, Cena di solidarietà
DIAVOLO ROSSO, 28 GENNAIO ORE 21, Cena con i miliziani curdi del YPG

Coordinamento Asti-Est, le famiglie occupanti, singoli, associazioni e movimenti di base.

APPELLO



Condannati a complessivi 40 anni di galera per aver sottratto un edificio all'ingiuria del tempo e all'incuria degli uomini (la ex Mutua), e ancora condannati al risarcimento di presunti danni morali e materiali (15+3 mila euro) per aver fatto di quell'edificio la dimora di 12 famiglie sfrattate e senza alternativa alloggiativa.

La sentenza del giudice e la scelta dei dirigenti dell'Asl di costituirsi parte civile contro i militanti del Coordinamento Asti-Est e le famiglie «occupanti», rappresentano, insieme, l'ennesimo atto di guerra contro i poveri cristi (altri se ne agiscono sul territorio nazionale) e l'ennesimo atto di complicità con la possidenza e il potere dominante.

Restare indifferenti è una conferma dell'ingiustizia e della disuguaglianza che tale potere impone alla società. Un modo concreto di opporvisi è rispondere all’appello finanziando un fondo di resistenza (CC iban :IT76S0608510322000000022429, annotando “solidarietà ex Mutua”) e partecipando alle iniziative di denuncia e di solidarietà lanciate nei giorni a venire da singoli e associazioni.

Coordinamento Asti-Est, le famiglie occupanti, singoli, associazioni e movimenti di base, in assemblea alla Casa del Popolo, il 5 dicembre 2017 .

  FONDO DI RESISTENZA   con i pregiudicati della ex Mutua SOMMA VERSATA A TUTT'OGGI     7300 e...