L’accusa di aiutare gli immobiliaristi più che gli inquilini, viene rispedita al mittente. Lo fa il Comune ma anche Confappi, l’organizzazione dei piccoli proprietari di beni immobili. Motivo del contendere l’Agenzia Casa creata dal Comune, chiamata ad aiutare chi, pur con redditi bassi, non può beneficiare degli alloggi popolari. A criticare il progetto è stato Carlo Sottile, a nome del Coordinamento Asti Est, associazione impegnata nella tutela del diritto alla Casa.
Citando dati e leggi, Sottile tirava le somme domandando come mai il Comune finanziasse l’Agenzia e non il fondo a sostegno delle locazioni. «Semplicemente perché i soldi della Regione, che co-finanzia, sono vincolati a questo progetto e non è possibile utilizzarli diversamente - sostiene l’assessore ai Servizi Sociali Pierfranco Verrua - dunque mi sembra una contestazione senza fondamento». «Il Comune non fa più assistenzialismo - aggiunge - e l’idea dell’Agenzia è di aiutare quella fascia di reddito che non ha accesso a nulla.
Non vedo aiuti agli immobiliaristi nel mettere a disposizione alloggi con un affitto più basso. Come non accorgersi della trasformazione del bisogno in città?». Sono già 145 le richieste presentate all’Ufficio Casa, in piazza Catena (ex tribunale). «Cento per gli affitti e 35 per i mutui - spiega il dirigente Andrea Berzano - ma anche una decina di proprietari. Una trentina le pratiche già avviate».
Chiamata in causa nella querelle interviene anche l’avvocato Mauro Bolla, presidente di Confappi: Sottile aveva fatto riferimento alla presenza del vice presidente Enrico Fenoglio alle riunioni per la costituzione dell’Agenzia. Una prova a suo avviso dell’intento di aiutare gli «immobiliaristi». «Abbiamo partecipato, unitamente alle altre associazioni di proprietari ed inquilini con nostre osservazioni, poiché la proposta del Comune, sia pure migliorabile, ci è sembrata un giusto equilibrio tra le esigenze dei conduttori a basso reddito e quelle dei piccoli proprietari - spiega Bolla -
Se affittare a un prezzo inferiore a quello libero di mercato è un regalo alla proprietà lascio ai cittadini ogni valutazione. E definire Fenoglio “immobiliarista” è un macroscopico errore. E’ un agente immobiliare, regolarmente iscritto all'albo e mette in relazione chi acquista e chi vende un immobile».
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