venerdì 8 febbraio 2019

INVESTIRE IN SOLIDARIETÀ

In questi tempi di morali incerte e di moralismi a gogò, investire pubblicamente in solidarietà sembra essere la scelta meno manipolabile; una assunzione di responsabilità associata ad un aiuto concreto, utile per le persone a cui è destinato. Ma questa scelta è anche espressione di una relazione autentica, tra persone in carne ed ossa, insomma, è una condivisione.
Questo sono state le iniziative che hanno accompagnato i sodali del Coordinamento Asti-Est, subito dopo la conclusione del processo per la “occupazione” di via Orfanotrofio. Condanne pesanti: 18 mila euro di risarcimento danni e reclusioni fino a complessivi 40 anni. Come già detto, le condanne penali, con l’appello, andranno presumibilmente in prescrizione, la richiesta di risarcimento resta invece una minaccia nelle mani dell’Azienda Sanitaria.
Ma non vogliamo in questa sede riproporre i nostri giudizi sulla vicenda e riaprire la discussione. Ribadiamo ciò che abbiamo già detto: è stato un processo alla povertà e le azioni fin lì condotte dall’Associazione non hanno perso, con la condanna, la loro vocazione “costituente”, vale a dire , di rispetto degli art. 3 e 42 della Costituzione (…..E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…….La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale….).
Facciamo rilevare che adesso, a pochi mesi da quella sentenza, le stesse azioni vengono interpretate, in alcuni tribunali, come “reati associativi” (sovversione dell’ordinamento della Repubblica, banda armata) e chi le agisce viene costretto agli arresti domiciliari (Milano, Roma, Salerno).
Della condivisione invece vogliamo ancora parlare, quel valore che sostiene ogni buona azione civica e ne determina gli esiti. In questo momento, per ragioni più che evidenti – le disuguaglianze sempre più ribollenti di bisogni e diritti negati e di poteri e privilegi usurpati – la condivisione delle attività di associazioni come la nostra (nodo nella Rete dei Numeri Pari), non riconducibili alla mera filantropia, è una scelta impegnativa, che ha bisogno di passione politica, nel senso nobile del termine, di ciò che è bene per la polis, la comunità dei cittadini.
Oggi, quando poteri variamente mercantili e poteri sovraordinati ad ogni forma di sovranità popolare, puntano, a dispetto della Costituzione, a predeterminare ogni scelta della vita collettiva e personale, c’è più che mai bisogno di quella passione, ce n’è più bisogno di prima. Allora, mentre rinnoviamo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno versato somme nel nostro “fondo di solidarietà”, nonché l’impegno a garantirne il buon uso, chiediamo a tutte le persone che in vario modo ci hanno manifestato la loro simpatia, di considerare l’Associazione come una delle sedi della loro passione politica.
Dunque scriveteci (coordinamentoastiest@tiscali.it; https://coordinamentoasti-est.blogspot.com/ ), venite a trovarci, la nostra sede di via Monti, per le visite e le riunioni, è aperta tutti i martedì mattina dalle 10, 30 in poi.



I componenti il Comitato Direttivo dell’Associazione
Michele Clemente, Carlo Sottile, Massano Domenico, Sergio Signorelli, Brunella Testoni, Matra Negro, Stennardo Santina, Ivana Dellapiana, Samuele Gullino, Kouci Echafargui.

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