Vi
ricordate le sollecitazioni del Prefetto e del Questore in
coincidenza dell'ultimo tentativo di occupazione dell'edificio di
Corso Volta ? Vi ricordate il seguente periodo di verifica
dell'assessorato e del suo assessore, i tentativi di dialogo mediati
dalla Prefettura attorno ad un resuscitato “tavolo delle
emergenze”? Ecco i risultati:
- L'assessore non si è mosso di un millimetro dalla sue, antiche, posizioni. Gestione personale dell'emergenza, rifiuto di cogliere le opportunità della legge in proposito; alcun riconoscimento diretto o indiretto delle “occupazioni” e dunque sostanziale consegna al “mercato” (e ad una politica per la casa residuale) del bisogno abitativo insoddisfatto;
- Attorno al “morto” (il tavolo delle emergenze”) tutti (Atc, Prefettura, Sindacati, ecc) hanno misurato l'isolamento dell'assessore, l'impossibilità di aprire un dialogo con lui ma nessuno si è avvicinato alle nostre posizioni, nessuno ha riconosciuto la necessità di provvedimenti straordinari (requisizioni, espropri, uso sociale degli edifici di proprietà pubblica);
- E le famiglie ? Dunque vediamo: LAMHARKAS e MIKI KHALID sono all'agriturismo di Sessant senza nessuna prospettiva, MALLALY ha avuto l'ennesimo rinvio al 2 di marzo ma gli è stato annunciato il domicilio allo stesso agriturismo, a MAKOUSSI KHALID è stata assegnata una casa popolare, così pure ad HAFDI EL HOUSSIN ma ha dovuto firmare una liberatoria (in 5 in due stanze), CARLUCCI E CESTARI sono ancora al Maina, senza alcuna prospettiva, dove i posti sono tutti esauriti;
- Per quanto riguarda corso Volta e dintorni a EL MALAYANI è stata promessa una casa popolare, ad AZOUGAGH ISMAIL è stata assegnata una casa popolare con liberatoria, le famiglie di OUAMI HAJAT, BARDHI GENC e BENKHASSI sono ancora lì (senza riscaldamento, tubi esplosi per il freddo, al 151 non c'è l'acqua);
- Le famiglie già fuori casa si sono ormai disperse (amici, parenti, ritorni)
Il
freddo siberiano ha prodotto:
- una offerta da parte della Prefettura di legna e stufe da legna alle famiglie che sono più in difficoltà con il riscaldamento;
- l'offerta di ospitalità in palestra alle famiglie di corso Volta accompagnata da una liberatoria (da danni da freddo) da firmare in caso di rifiuto. Hanno rifiutato tutti ma tutti hanno firmato la liberatoria tranne BENKHASSI.
Siamo
come si vede alla filantropia e agli interventi compassionevoli,
siamo alla gestione dell'emergenza all'ennesima potenza (famiglie
morte di fame + handicap) come voleva l'assessore. La capacità di
reazione collettiva delle famiglie è al momento al minimo.
Abbiamo
un compagno in carcere, decine i denunciati, una pluralità di
processi avviati. Non mi sembra un gran bilancio.
Che
fare ? Gestire al meglio i processi significa gestire al meglio le
due occupazioni di Strada Volta e di via Orfanotrofio (soprattutto lo
spazio sociale). Il che significa curare di più l'aspetto politico
(le nostre relazioni con altri soggetti sociali e politici) delle
nostre azioni. Il che significa non perdere di vista le famiglie che
hanno fatto un percorso con noi (telefonare, invitarle alle riunioni
del martedì) Lo sportello ? Non lo riapriamo.
Asti
08/02/12
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