venerdì 24 febbraio 2012

LA SITUAZIONE NON È ECCELLENTE


Vi ricordate le sollecitazioni del Prefetto e del Questore in coincidenza dell'ultimo tentativo di occupazione dell'edificio di Corso Volta ? Vi ricordate il seguente periodo di verifica dell'assessorato e del suo assessore, i tentativi di dialogo mediati dalla Prefettura attorno ad un resuscitato “tavolo delle emergenze”? Ecco i risultati:


  • L'assessore non si è mosso di un millimetro dalla sue, antiche, posizioni. Gestione personale dell'emergenza, rifiuto di cogliere le opportunità della legge in proposito; alcun riconoscimento diretto o indiretto delle “occupazioni” e dunque sostanziale consegna al “mercato” (e ad una politica per la casa residuale) del bisogno abitativo insoddisfatto;
  • Attorno al “morto” (il tavolo delle emergenze”) tutti (Atc, Prefettura, Sindacati, ecc) hanno misurato l'isolamento dell'assessore, l'impossibilità di aprire un dialogo con lui ma nessuno si è avvicinato alle nostre posizioni, nessuno ha riconosciuto la necessità di provvedimenti straordinari (requisizioni, espropri, uso sociale degli edifici di proprietà pubblica);
  • E le famiglie ? Dunque vediamo: LAMHARKAS e MIKI KHALID sono all'agriturismo di Sessant senza nessuna prospettiva, MALLALY ha avuto l'ennesimo rinvio al 2 di marzo ma gli è stato annunciato il domicilio allo stesso agriturismo, a MAKOUSSI KHALID è stata assegnata una casa popolare, così pure ad HAFDI EL HOUSSIN ma ha dovuto firmare una liberatoria (in 5 in due stanze), CARLUCCI E CESTARI sono ancora al Maina, senza alcuna prospettiva, dove i posti sono tutti esauriti;
  • Per quanto riguarda corso Volta e dintorni a EL MALAYANI è stata promessa una casa popolare, ad AZOUGAGH ISMAIL è stata assegnata una casa popolare con liberatoria, le famiglie di OUAMI HAJAT, BARDHI GENC e BENKHASSI sono ancora lì (senza riscaldamento, tubi esplosi per il freddo, al 151 non c'è l'acqua);
  • Le famiglie già fuori casa si sono ormai disperse (amici, parenti, ritorni)

Il freddo siberiano ha prodotto:

  • una offerta da parte della Prefettura di legna e stufe da legna alle famiglie che sono più in difficoltà con il riscaldamento;
  • l'offerta di ospitalità in palestra alle famiglie di corso Volta accompagnata da una liberatoria (da danni da freddo) da firmare in caso di rifiuto. Hanno rifiutato tutti ma tutti hanno firmato la liberatoria tranne BENKHASSI.

Siamo come si vede alla filantropia e agli interventi compassionevoli, siamo alla gestione dell'emergenza all'ennesima potenza (famiglie morte di fame + handicap) come voleva l'assessore. La capacità di reazione collettiva delle famiglie è al momento al minimo.
Abbiamo un compagno in carcere, decine i denunciati, una pluralità di processi avviati. Non mi sembra un gran bilancio.

Che fare ? Gestire al meglio i processi significa gestire al meglio le due occupazioni di Strada Volta e di via Orfanotrofio (soprattutto lo spazio sociale). Il che significa curare di più l'aspetto politico (le nostre relazioni con altri soggetti sociali e politici) delle nostre azioni. Il che significa non perdere di vista le famiglie che hanno fatto un percorso con noi (telefonare, invitarle alle riunioni del martedì) Lo sportello ? Non lo riapriamo.

Asti 08/02/12

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