Samuele
amico nostro
arruffato ed
insolente
gentile d'animo e
di gesti
andati in fumo con
l'ennesima sigaretta.
Compagno
di pensieri
e di parole dette
al limite
dell'affanno e
della rabbia
il mertedì sera
quando tentiamo
di varcare la
soglia di un altro mondo possibile.
(chi non occupa
preoccupa)
Hanno rinchiuso tra
quattro mura
il tuo sorriso
beffardo
senza sapere
che con altri sei
nello stesso luogo
avevi brindato a
Lenin.
Hanno come sempre
negato il valore
della dialettica
quel marchingegno
che se negano la
libertà
quella risorge più
forte di prima
e consegna ai
martelli, alle falci e ai forconi
il compito di fare
giustizia
di una giustizia
che non riconosciamo.
Stai sereno
siamo tutti qui
sotto quelle mura
come cavalieri
medioevali
sicuri che al più
presto
le loro menzogne
saranno smentite.
Siamo tutti qui
sodali e famiglie
con i nostri
bisogni di vita
io, Luca, Mario,
Oreste, Egle
Michele, Pina e
Valeria
e tutti gli altri
a sbattere campane
e pentole
e pietre dalla
traiettoria incerta
percosse questa
sera sui pali della luce
forse domani se
necessario
gioiosamente
sulle teste quadre
e vuote
dei funzionari del
potere dominante
teorici
e ricchi di
ricchezza altrui
bocconiani del
capitale.
C'è Nadia
trepidante e le altre di via Allende
che già preparano
insaporita di
spezie
la festa del tuo
ritorno,
c'è Kouci che
tambura
i suoni della sua
singolare tristezza
e ci sono
i compassati e
severi mussulmani
di strada Volta
a guardia della
purezza
di tutte le nostre
passioni,
e c'è quello
sbandato di Claudio
che ancora non ci
capisce
ma ci guarda con
curiosità e simpatia,
e ci sono i
compagni di Alba
Andrea e il
filosofo Werter
che maneggiano come
armi
i suoni e i
concetti
della rivolta
urbana.
Stai tranquillo
Samu
siamo ancora tutti
qui
come cavalieri
medioevali.
Solo Ivana
la tua compagna
ha quel lucore in
più della neve che tutti ci avvolge,
quel misto
lussureggiante
d'anima e di carne
di immanenza e
trascendenza
che solo tu le
riconosci.
Sera
di inverno, febbraio 2012
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