Egregio
Prefetto,
abbiamo
apprezzato le sue intenzioni e quelle dei suoi collaboratori e ci
siamo riservati di verificarle nei fatti, sapendo fin troppo bene che
non tutto sarebbe dipeso da lei. Bene, ciò che è accaduto finora è
stato un faticosissimo rinvio dei primi tre sfratti in elenco (10,
12, 23 gennaio). Per il resto abbiamo avuto la conferma della
situazione che avevamo discusso con lei il giorno 5 dicembre. Non si
è aperta nessuna prospettiva per le famiglie già sfrattate, non ci
è arrivato nessun segnale che le emergenze vengano gestite con
criteri riconoscibili, non si è mosso nulla rispetto all'ipotesi di
trasferire all'ente pubblico la proprietà dell'edificio di corso
Volta.
Ciò
che ci è arrivato da più fonti, ovviamente indirette, sono i
soliti, spesso irricevibili, giudizi e comportamenti dell'assessore
ai Servizi Sociali. Come lei sa, seguiamo con molta attenzione la
procedura di vendita giudiziaria dell'edificio di corso Volta. Dopo
l'ennesimo esito negativo della asta pubblica, abbiamo avuto un
colloquio di oltre un'ora con l'avvocato Todeschini. L'avvocato
giudica che un interesse dell'ente pubblico all'acquisto, comunque
manifestato, condizionerebbe il ruolo di altri possibili acquirenti,
inoltre si è detto disponibile ad incontrare, insieme al
Coordinamento, il Sindaco ed il Prefetto. Ora noi abbiamo le idee più
chiare relativamente ai creditori e al loro peso, ma non ci è dato
di vedere nessun reale interesse del Comune all'acquisto.
Per
quanto riguarda la gestione dell'emergenza non abbiamo visto nulla di
diverso dal solito. Nemmeno un invito alla tolleranza è arrivato ai
proprietari e ai loro avvocati e i rinvii degli sfratti avvengono
“sul campo” (noi semplici testimoni) solo perché i responsabili
dell'ordine pubblico si mostrano indisponibili a drammatizzare senza
costrutto le situazioni. Cosicché lo spirito che sta prevalendo nei
fatti è quello opportunistico e ipocrita di chi non vuol turbare il
santo natale dei ricchi. Poi si vedrà.
Da
parte dell'assessore ai Servizi Sociali, siamo ormai alla
rappresaglia. Un capo famiglia disoccupato si è visto rifiutare
l'accesso ad una borsa lavoro perché “occupante”. Analogamente,
un capo famiglia, in graduatoria con 8 punti, non ha mai ricevuto la
proposta di una assegnazione. L'assessore estende “motu proprio”
a tutti gli edifici una regola, peraltro discutibile e discussa, che
vale solo per gli edifici di erp. Agli “occupanti” di via
Orfanotrofio viene negata, da più di un anno, sia la residenza che
il domicilio, con le conseguenze che è facile immaginare nei
rapporti con i servizi e gli enti pubblici (dimorano con le loro
famiglie una trentina di minori di cui almeno tre sono venuti al
mondo durante l'”occupazione”). Hanno ripreso ad affacciarsi al
nostro “sportello” di segretariato (nonostante la temporanea
chiusura resa pubblica a suo tempo) assegnatari atc a cui vengono
fatte insostenibili richieste di rientro dalle morosità incolpevoli.
A
completare questo scenario così poco tranquillizzante è arrivato
proprio oggi, agli inquilini dello stabile di corso Volta 149/151,
l'avviso di distacco dell'erogazione dell'acqua a far tempo dal 9
gennaio.
Per
concludere, a noi non resta che ribadire alcune semplici richieste:
una istruttoria trasparente delle emergenze (comprese quelle di
assegnatari atc), una loro gestione che proceda dall'approvazione di
una delibera come quella di Biella, provvedimenti fuori
dall'ordinaria amministrazione per ottenere la disponibilità di
alloggi a canone sociale e infine la richiesta alle aziende dei
servizi cittadini (gas, luce, acqua) di adottare comportamenti non
lesivi della domiciliarità delle famiglie di via Allende, via
Orfanotrofio e Corso Volta.
Come
è evidente, soprattutto in relazione ad una situazione sociale
sempre più compromessa, sono richieste che vanno a braccetto.
Diversamente si contribuirebbe ad aggravare una guerra tra poveri che
è già in atto. Una cosa è certa, non saremo noi a rinfocolarla.
Siamo ovviamente interessati ad un nuovo incontro con lei per una
valutazione più approfondita della situazione.
Cordiali
saluti
Per
il Coordinamento Asti-Est
Luca
Squillia, Oreste Borra, Mario Malandrone, Samuele Gullino, Carlo
Sottile, Egle Piccinini, Michele Clemente.
Asti
22/12/11
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