QUELLI
CHE LA CRISI LA SUBISCONO
6
famiglie “occupanti” un edificio di via Allende
11
famiglie “occupanti” un edificio di via Orfanotrofio
6
famiglie truffate e sfrattate da un edificio di Corso Volta
8
famiglie senza tetto ospiti precari di amici e parenti
QUESTA
È L'OSPITALITÀ CHE ASTI SA OFFRIRE
QUESTO
È IL BUON NATALE CHE SAPPIAMO AUGURARE
Sono
31 famiglie in “emergenza
abitativa”, di centinaia di altre che aspettano inutilmente una
casa popolare, di centinaia di altre che vivono condizioni abitative
insostenibili (sovraffollamenti, coabitazioni, abitazioni improprie).
Sono
31 famiglie che vogliono difendere la loro dignità e vogliono
riappropriarsi dei loro diritti, diritto ad un lavoro, diritto ad una
casa, diritto alla vita.
Sono
31 famiglie che chiedono solidarietà e partecipazione per
cambiare insieme questa società in cui tutto viene sacrificato al
mercato, al profitto, alle classi ricche e possidenti.
CHIEDIAMO
- Il contenimento dell'emergenza con gli strumenti previsti dalla Legge Regionale (delibera Biella);
- La risposta all'altissimo bisogno abitativo non soddisfatto, con la requisizione (o altro atto autoritativo del Sindaco) degli edifici pubblici non utilizzati e degli edifici vuoti di proprietà delle immobiliari;
- La “presa in carico” da parte dell'Assessorato ai Servizi Sociali di tutte le emergenze abitative segnalate agli sportelli di segretariato delle associazioni (Coordinamento Asti-Est, Caritas, Parrocchie, .).
- La convocazione di un “tavolo” in capo al Prefetto affinché si avvii un progetto partecipato di tutela del diritto all'abitare.
- Il riconoscimento del valore sociale (risposta al bisogno abitativo, e sottrazione di beni pubblici alla speculazione immobiliare) dei progetti avviati dalle famiglie “occupanti” in via Allende e in via Orfanotrofio.
Coordinamento
Asti-Est
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