lunedì 12 dicembre 2011

CASA, LAVORO, DIGNITÀ


QUELLI CHE LA CRISI LA SUBISCONO
6 famiglie “occupanti” un edificio di via Allende
11 famiglie “occupanti” un edificio di via Orfanotrofio
6 famiglie truffate e sfrattate da un edificio di Corso Volta
8 famiglie senza tetto ospiti precari di amici e parenti

QUESTA È L'OSPITALITÀ CHE ASTI SA OFFRIRE
QUESTO È IL BUON NATALE CHE SAPPIAMO AUGURARE


Sono 31 famiglie in “emergenza abitativa”, di centinaia di altre che aspettano inutilmente una casa popolare, di centinaia di altre che vivono condizioni abitative insostenibili (sovraffollamenti, coabitazioni, abitazioni improprie).
Sono 31 famiglie che vogliono difendere la loro dignità e vogliono riappropriarsi dei loro diritti, diritto ad un lavoro, diritto ad una casa, diritto alla vita.
Sono 31 famiglie che chiedono solidarietà e partecipazione per cambiare insieme questa società in cui tutto viene sacrificato al mercato, al profitto, alle classi ricche e possidenti.
CHIEDIAMO
  1. Il contenimento dell'emergenza con gli strumenti previsti dalla Legge Regionale (delibera Biella);
  2. La risposta all'altissimo bisogno abitativo non soddisfatto, con la requisizione (o altro atto autoritativo del Sindaco) degli edifici pubblici non utilizzati e degli edifici vuoti di proprietà delle immobiliari;
  3. La “presa in carico” da parte dell'Assessorato ai Servizi Sociali di tutte le emergenze abitative segnalate agli sportelli di segretariato delle associazioni (Coordinamento Asti-Est, Caritas, Parrocchie, .).
  4. La convocazione di un “tavolo” in capo al Prefetto affinché si avvii un progetto partecipato di tutela del diritto all'abitare.
  5. Il riconoscimento del valore sociale (risposta al bisogno abitativo, e sottrazione di beni pubblici alla speculazione immobiliare) dei progetti avviati dalle famiglie “occupanti” in via Allende e in via Orfanotrofio.

Coordinamento Asti-Est

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