Da
questo momento al 14 giugno data del processo e nei giorni seguenti
misuriamo l'efficacia e i limiti della nostra azione;
semplificando, ci giochiamo quasi tutto. I fatti nuovi ci sono: la
convocazione della riunione del 14 in Comune a cui siamo stati
formalmente chiamati, con all'ordine del giorno la ricomposizione del
“tavolo delle emergenze abitative”; le riunioni in Prefettura
dove l'intenzione di chi le promuove è di rimetter mano ai progetti
su Ferrotel, edifici asl ed eventuali altri edifici pubblici; il
coinvolgimento degli enti della provincia nella ricerca di alloggi
a canone sociale; la decisione dell'assessore di rivedere i
requisiti di accesso all'agenzia casa del comune per renderli
meno selettivi.
Ora,
è troppo presto per dire se questi fatti nuovi sono un reale
passo avanti oppure mosse tattiche dettate dall'opportunismo,
elettoralismo, conservatorismo di questo o di quello, ma è certo che
la conferma o meno dipende ancora dal nostro acume e dallo
sviluppo della nostra azione.
Detto
questo veniamo più concretamente alle iniziative.
- Martedì 14 alle ore 17 in Piazza san Secondo, in coincidenza con la nostra conferenza stampa e con la riunione in Comune, presidio e volantinaggio a cui chiamare tutte le famiglie in relazione con l'associazione;
- Mercoledì e giovedì 15 e 16 volantinaggio di quartiere e in città nel mercato, a cura delle famiglie di via Allende;
- Domenica 19, alle ore 17, presso la Casa del Popolo, the, torte e frittelle e poi discussione, con tutte le famiglie in relazione con l'associazione (ogni famiglia porti una torta o delle frittelle);
- Lunedì 20 diffusione del testo del volantino in formato locandina;
- Martedì 21 c'è il processo, le forme della partecipazione le concordiamo con gli avvocati;
- In questi giorni, come già iniziato a fare, contattare associazioni, sindacati e vescovo e opposizione politica per ottenere adesioni alla proposta di comodato d'uso da offrire alla proprietà di via Allende (ministero della Difesa), prima e nel corso del processo (gli avvocati sono ovviamente d'accordo e formalizzeranno a norma di legge la proposta di comodato d'uso).
Il
processo del 21, e il rischio di sgombero che accompagna deve mettere
fine ad incomprensioni, rivalità, errori di giudizio che ancora si
raccolgono tra le famiglie che a vario titolo si accompagnano
all'associazione.
Tutti
devono sforzarsi di capire che la sorte della occupazione di via
Allende si trascina la sorte delle altre occupazioni e, nel caso
peggiore, imporrebbe all'associazione una pesante battuta d'arresto.
Nessun commento:
Posta un commento