Premessa
Abbiamo
deciso di precisare il nostro punto di vista su alcune questioni già
discusse o che si discuteranno il 28 e oltre, pensando di fare cosa
gradita ai nostri interlocutori, che sappiamo interessati ad un serio
confronto.
Il
carattere sociale dell'emergenza abitativa.
Se
non si coglie questo carattere, come purtroppo accade spesso nel
corso di questa discussione, si cade fatalmente in misure che forse
riducono provvisoriamente il danno ma allontanano la soluzione del
problema e contribuiscono a scaricare sulle vittime la responsabilità
e i costi della presente crisi.
L'emergenza
c'è perché a suo tempo qualcuno ha pensato di affidare al mercato
la tutela del diritto all'abitare. A distanza di un po' di anni il
risultato è sotto i nostri occhi: non ci sono case popolari, o se
ci sono lo sono in misura residuale, gli alloggi a canone calmierato
sono offerti ad una fascia di bisogno abitativo che non si sovrappone
a quella censita agli sportelli dell'assessorato e delle
associazioni, le locazioni sul libero mercato sono inaccessibili per
persone famiglie con redditi modesti o intermittenti.