venerdì 30 settembre 2011
giovedì 8 settembre 2011
La questione abitativa in tempo di crisi
La questione abitativa
in tempo di crisi non ha più
nulla di “settoriale”. E' un indicatore di un più generale
malessere sociale. Dominio del mercato (mai declinato in modo così
feticistico), del capitale finanziario, conseguente restringimento o
negazione dei diritti (costituzionali e non) e delle pratiche
democratiche, ecco come è nato questo malessere. Quando diciamo: le
occupazioni e i contratti degli sfratti sono necessitati (lo ha detto
persino un giudice) prendiamo atto di una situazione in cui si è
chiuso uno spazio pubblico di tutele, di negoziato e di democrazia
partecipata; una situazione in cui un nuovo spazio pubblico deve
essere riaperto e può essere riaperto solo con atti costitutivi di
una nuova sovranità. E' la situazione in cui si trovano tutti i
movimenti; è la situazione in cui maturano le relazioni di “mutuo
soccorso”. Una relazione di “mutuo soccorso”, questo vuole
essere l'assemblea del 22.
mercoledì 7 settembre 2011
Un passo avanti e due indietro
La frequentazione dei tavoli attivati per fronteggiare l'emergenza abitativa non è stata finora molto incoraggiante. Intanto tre tavoli sono davvero troppi e segnalano una difficoltà di rapporti tra le istituzioni che andrebbe superata. Per cogliere tutta la gravità del problema sociale e per rappresentarne meglio i nessi con i contesti più ampi di quelli del comune capoluogo, sarebbe meglio averne uno, in capo al Prefetto.
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