domenica 9 maggio 2010

UN MESE DOPO L'OCCUPAZIONE DI VIA ALLENDE


Siamo a circa un mese da che abbiano dato inizio alla ”occupazione” dello stabile di via Allende, precisando a destra e a manca le ragioni e il senso di questa azione, e i rapporti con i nostri interlocutori istituzionali, in particolare con l'assessore alle politiche sociali, sono congelati in una sorta di limbo, essendo noi nella metafora, i peccatori.
L'attesa che dovremmo scontare per riuscire a negoziare la soluzione abitativa di sei famiglie e successivamente per poter riprendere, forse, un confronto su tutta la questione delle abitazioni, dipenderebbe dall'aver occupato abusivamente lo stabile, dall'aver violato leggi e norme sulla proprietà. Non tratto con chi occupa, continua a tuonare l'assessore, se dipendesse da me vi avrei già sgomberati.

sabato 1 maggio 2010

LE FAMIGLIE CHE “OCCUPANO” LO STABILE DI VIA ALLENDE:


Ecco il nostro progetto casa:
Siamo sei capi famiglia, siamo le loro compagne, ci sono con noi i nostri figli, sono in tredici di ogni età, siamo cittadini consapevoli, militanti di associazioni di volontariato sociale, tutti crediamo che la dignità delle persone non possa essere negoziata, che la coesione delle famiglie non possa essere sacrificata alla speculazione immobiliare e ai profitti delle banche e delle assicurazioni;
Ci consideriamo la parte meno rassegnata di tutte le persone che in questo momento subiscono la negazione di un diritto, che ricevono le briciole della ricchezza sociale prodotta dal lavoro, soprattutto il nostro, negato, intermittente, mal pagato, clandestino, nero;

  FONDO DI RESISTENZA   con i pregiudicati della ex Mutua SOMMA VERSATA A TUTT'OGGI     7300 e...